Il primo compositore brasiliano a raggiungere una fama internazionale, Antonio Carlos Gomes (1836-1896), nacque a Campinas, San Paolo, l'11 luglio 1836. Dopo essersi diplomato con lode, Carlos produsse la sua prima opera, “A Noite do Castelo” ( settembre 1861), che ebbe un grande successo.
Il momento cruciale della sua carriera sarà l'opera “O Guarani”, su libretto italiano basato sul romanzo di José de Alencar. Ha debuttato con grande successo al Teatro alla Scala di Milano nel 1870, quando il compositore aveva 34 anni. Ebbe subito risonanza in tutta Europa, tanto da valergli il titolo di Cavaliere della Corona d'Italia, conferitogli dal re Vittorio Emanuele.
Nel 1861 ottenne una pensione da L'imperatore Dom Pedro II studiare in Europa. Per tutta la sua vita, Carlos Gomes è stato diviso tra due patrie, due nazionalità. Adottando l’Italia come sua seconda nazione, il compositore dovette affrontare le dure critiche dei brasiliani che vedevano in lui uno che approfittava dei fondi pubblici, dato che aveva come “patrono” l’imperatore Dom Pedro II. D'altra parte, gli italiani lo vedevano come un mercenario, credendo che producesse arte per scopi commerciali. Infatti “O Guarani” fu addirittura venduto a un editore.
Verdi disse che il suo lavoro era espressione del “vero genio musicale”. Liszt affermò che mostrava una densa maturità tecnica, piena di maturità armonica e orchestrale. Carlos era il figlio del Maestro Manuel José Gomes e Fabiana Maria Jaguari Cardoso. Le inclinazioni musicali di Carlos Gomes durante la sua infanzia furono rapidamente coltivate da suo padre e dal fratello maggiore, José Pedro de Sant'Ana Gomes, anch'egli direttore d'orchestra.
Carlos Gomes sposò Adelina Peri, una pianista italiana che incontrò mentre studiava a Milano. Scrisse l'inno “Il saluto del Brasile” per il centenario dell'indipendenza americana, che fu eseguito a Filadelfia il 19 luglio 1876.
Nel 1883 il maestro si recò in Brasile, ricevendo omaggi in tutte le città visitate. Tornato in Italia, si dedicò alla composizione di un'opera a tema antischiavista, ispirata alla lotta per la liberazione degli schiavi neri in Brasile, che venne intitolata “Lo schiavo”.
Quando nel 1889 ebbe luogo il colpo di stato repubblicano, Carlos Gomes, che in quel momento si trovava a Campinas, si imbarcò nuovamente per l'Italia. Fedele alla monarchia brasiliana e a Dom Pedro II, Gomes declinò l'opportunità offertagli dal presidente Deodoro da Fonseca di comporre il nuovo inno nazionale brasiliano. Negli anni successivi compose l'opera “Condor” e la cantata “Colombo” per il Festival di Columbus (12 ottobre 1892), commemorativo del 400° anniversario della scoperta dell'America.
Invitato dal governatore della provincia brasiliana del Pará a dirigere il Conservatorio di musica, il maestro si è recato nella capitale Belém, pronto ad assumere l'incarico. Tuttavia, poco dopo il suo arrivo, Carlos Gomes, allora anziano e in cattive condizioni di salute, morì il 16 settembre 1896. Oltre alle sue otto opere, compose canzoni in tre libri, cori e brani per pianoforte.
Riferimento: Brasile Imperiale – Artefatos e Imagens da História do Brasil no Período do Primeiro e do Segundo Reinado (1822-1889). O Mais Importante Compositor do Brasil Império. Brasile, 19 luglio 2022. Facebook: Brazil Imperial @BrazilImperiu. Disponibile in: Brasile Imperiale – O Mais Importante Compositor do Brasil Império… | Facebook. Accesso effettuato il: 12 luglio 2023.
Matheus Araújo
Matheus è un imprenditore presso Araujo Media, dove ricopre il ruolo di CEO e direttore creativo. Condivide analisi sul suo blog personale "blog.matheusaraujo.me" e sta attualmente conseguendo una laurea in Pubblicità e Propaganda. Inoltre, ha una passione per la storia, in particolare quella del Brasile, che lo ha portato a diventare fondatore e direttore del portale Brazilian History.